Il mare è nel piatto

 In blog, Firenze, Montecatini

E se stasera iniziassimo la nostra cenetta da Fishing Lab con una portata che, nell’immaginario collettivo, è sempre stata considerata appannaggio di pochi eletti? Stiamo parlando delle ostriche; prelibatezza molto “francese”, tanto che, parlandone, il pensiero ci trasporta subito nel cuore di Parigi,dove bistrot caratteristici e ristoranti stellati offrono questi preziosi molluschi da accompagnare ad un calice di champagne.
Le migliori ostriche provengono infatti dalle coste del nord della Francia, anche se sono apprezzate in tutto il mondo. Per saperne di più, scopriamo insieme qualche curiosità: si tratta di un mollusco bivalve, con una conchiglia dura e rugosa all’esterno, mentre l’interno è bianco e liscio, fatto di madreperla. Un altro volo pindarico, infatti, ci porta con la fantasia ai famosi “pescatori di perle”, che si immergevano in acque orientali alla ricerca delle preziose perle naturali che si sviluppano all’interno della loro conchiglia. Il famoso Bizet, l’autore della Carmen, ha dedicato addirittura un’opera ad una storia d’amore che si svolge appunto in questo magico regno subacqueo.
Le ostriche, infatti, possono produrre perle, preziosissime se naturali, più a portata di tasca se coltivate.
Altri piccoli aneddoti ci dicono che sono apprezzate da oltre 5000 anni e che erano presenti nei banchetti dei nobili romani ed anche di alcuni imperatori.
Una delle classificazioni delle ostriche nasce proprio dalla forma della loro conchiglia, che può essere concava o più piatta, come quella della Belòn du Belòn, che possiamo gustare ogni giorno da Fishing Lab.
Queste ostriche sono affinate per sei mesi nelle acque del fiume omonimo che si trova nella famosa regione Finistère, in Bretagna. L’acqua dolce del fiume mitiga la sapidità del mollusco e gli conferisce un sapore dolce e delicato. Non a caso è definita “la regina” ed è, senza dubbio, una delle migliori ostriche piatte. D’altra parte, nel suo sviluppo, gioca un ruolo fondamentale l’eccezionalità del luogo in cui viene coltivata. Sulle coste bretoni, l’acqua del fiume Belòn si unisce due volte al giorno all’acqua salata, grazie al fenomeno dell’alta marea, venendo così a creare una condizione unica per lo sviluppo di questo frutto di mare.
Per chi preferisce i sapori più decisi, Fishing Lab, nelle sue due location di Firenze e di Montecatini Terme, propone anche le più classiche ostriche concave selvagge. Allevate in mare aperto, sono caratterizzate da un sapore più corposo e da una salinità più marcata.
In entrambi i casi, ci troviamo di fronte ad un frutto di mare raffinato e desiderato, simbolo stesso di un aperitivo ricercato o di un inizio pasto che prelude ad una serata magica.
A proposito, si parla anche di un loro possibile effetto afrodisiaco. Ma questa è un’altra storia che non vogliamo né avvalorare né smentire…

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